Palazzo Dosi-Magnavacca
Il palazzo Dosi Magnavacca progettato da Giovan Battista Natali ed ultimato nel 1749 fu realizzato a Pontremoli per volere della importante famiglia dei Dosi, mercanti padani stabilitisi a Pontremoli e divenuti marchesi. Il palazzo rappresenta uno dei più grandiosi esempi del rinnovamente edilizio della pontremoli sei-settecentesca e testimonia il gusto e lo stile dell'epoca barocca diffuso nelle chiese e nelle dimore private della città.
Introdotto da un enorme portale in pietra arenaria, l'atrio porticato del palazzo, che permette di vedere il fiume Magra dalla strada principale del borgo, dà accesso a due diverse scale, una di rappresentanza e una di servizio.
Attraverso lo scalone di rappresentanza in marmo di Carrara è possibile salire al piano nobile, ammirando la veduta prospettica realizzata da Antonio Contestabili, con una scala dipinta che “sfonda” la parete e simula una serie di ambienti immaginari. Il grande salone di rappresentanza è completamente affrescato con le quadrature di G. B. Natali e numerose scene mitologiche dipinte da Giuseppe Galeotti: sulla volta viene raffigurato il trionfo degli Dei, mentre le pareti presentano sette scene mitologiche legate al tema del rapimento; le tre scene di maggiori dimensioni sono quelle che rappresentano Nettuno e Anfitrite, la discesa di Mercurio nell’Ade e il rapimento di Europa.
L’appartamento di rappresentanza progettato appositamente nelle strutture e nella decorazione per esaltare il prestigio e la nobiltà della famiglia Dosi, prosegue con altri ambienti, due sale dedicate alla quadreria e l’alcova, cioè la stanza degli ospiti, ancora affrescati con la quadratura del Natali e le figure allegoriche del Galeotti.
Visitabile su richiesta ai numeri: 331.8866241 / 328.3120525 (Sigeric S.C.)