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La Valle del Magriola
La Valle del Magriola scende dal Passo della Cisa fino al sobborgo pontremolese di Mignegno, traversando i paesi di Montelungo e Succisa e costeggiando il territorio di Cargalla. Una valle caratterizzata da splendidi boschi, dove castagni e faggi dominano il paesaggio, ma anche scrigno di un ricco patrimonio culturale disseminato nei numerosi e pittoreschi borghi. A Mignegno si trovano "Il Palazzo", edificio in cui secondo la tradizione dormì il re di Francia Carlo VIII, l'oratorio di San Terenziano e la chiesa di Santa Maria Assunta. A Succisa (nome collettivo che
indica un insieme di piccoli borghi posti sotto il valico della Cisa) meritano una visita la chiesa di Santa Felicita e Perpetua, i resti del castello, il Palazzo Ferrari-Musetti, la Casa-Cappella di Santa Zita, i cui natali Succisa si contende con Monsagrati nel lucchese (anche i lucchesi riconoscono comunque che il padre della Santa fosse succisano). La Valle del Magriola è celebre inoltre per i funghi porcini, certificati con marchio IGP, la cui raccolta è regolamentata all'interno della riserva del Giogallo gestita dalla omonima Cooperativa. A Montelungo, celebre per le sue acque termali, meritano una visita la chiesa di San Benedetto e il “Palazzo", un antico edificio storico che la tradizione locale collega con il percorso della Via Francigena. A Montelungo infatti è attestata fin dall'Alto Medioevo la presenza di un insediamento religioso amministrato dall'ordine Benedettino, uno “xenodochium” con funzioni di ospitalità e assistenza ai pellegrini e viaggiatori in transito lungo la strada della Cisa. Nella Valle del Magriola vi sono diverse trattorie aperte tutto l'anno che propongono cucina tipica. Le feste più importanti sono la festa del fungo e la festa di Santa Zita a Succisa (rispettivamente a settembre e aprile), la festa di San Benedetto a Montelungo (in marzo), la festa di San Terenziano a Mignegno (il primo settembre).